San Sebastiano — Montegiorgio
Vittore Crivelli realizzò per una piccola confraternita, a noi sfortunatamente anonima, una bellissima opera che possedeva sul fronte il San Sebastiano, oggi conservato nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Benedetto di Montegiorgio.
Al centro della tavola è raffigurato il santo sagittato, posizionato davanti a un drappo violaceo, con ai lati due gruppi di fedeli inginocchiati. La scena si svolge su un terreno arido che termina con un paesaggio ricco di vegetazioni e strade. All’orizzonte si distingue un castello con numerose guglie a punta, realizzato con pigmenti tenui che ne accentuano la lontananza.
Il cielo è azzurro e sfuma verso l’alto con nubi più scure, su cui sono apposti quattro cherubini con aureole dorate a piattello, molto semplici. Anche San Sebastiano possiede un nimbo simile a quello degli angioletti accanto a lui.
L’opera presenta numerose lacune risarcite tramite la tecnica del rigatino durante un recente restauro.
Giovanni Battista Cavalcaselle e Giovanni Morelli citarono il San Sebastiano di Vittore nel loro catalogo delle opere d’arte nelle Marche e nell’Umbria con le seguenti parole: “Nella collegiata vedesi una tavola su cui è rappresentato S. Sebastiano con molti divoti dai lati in atto di adorazione. In alto quattro cherubini. Fondo di paese. Opera che appartiene alla scuola del Crivelli. Valore 500 lire, diconsi cinquecento, essendo il quadro alquanto guasto. Fu incaricato il signor Giusdicente di apporre il R. sigillo ad ambe le tavole”.
Francesca Coltrinari ha recentemente sottolineato la vicinanza della rappresentazione dell’opera di Montegiorgio alla Madonna del Monte di Massa Fermana, “a cui è accomunata dalla ripresa dello schema della figura sacra che protegge i fedeli inginocchiati ai suoi piedi”.
La tavola è sorretta da una parchettatura addizionale a molle e, osservandola di lato, si nota come il legno sia ridotto a uno spessore minimo e non uniforme: questo elemento suggerisce che originariamente il dipinto costituiva il fronte di uno stendardo processionale. Sul retro doveva essere raffigurata un’altra scena, identificata come il Cristo in pietà sorretto dalla Madonna, da San Giovanni e da Santa Maria Maddalena.
Purtroppo non sappiamo dove sia conservata questa seconda opera, che è transitata più volte sul mercato: Firenze, collezione Brentano (1920); Londra, collezione Priestley; Londra, Christie’s, 26 novembre 1976; Londra, Christie’s, 5 luglio 1991. Ad oggi resta da ricercare nei meandri del mercato antiquario e delle collezioni private.
Vittore Crivelli
San Sebastiano e devoti di Montegiorgio
Stendardo processionale (originariamente accoppiato a Pietà, ubicazione ignota)
Tempera su tela, 153×128 cm
Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Benedetto
via Andrea Passari,28 - Montegiorgio
San Sebastiano — Montegiorgio
Vittore Crivelli realizzò per una piccola confraternita, a noi sfortunatamente anonima, una bellissima opera che possedeva sul fronte il San Sebastiano, oggi conservato nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Benedetto di Montegiorgio.
Al centro della tavola è raffigurato il santo sagittato, posizionato davanti a un drappo violaceo, con ai lati due gruppi di fedeli inginocchiati. La scena si svolge su un terreno arido che termina con un paesaggio ricco di vegetazioni e strade. All’orizzonte si distingue un castello con numerose guglie a punta, realizzato con pigmenti tenui che ne accentuano la lontananza.
Il cielo è azzurro e sfuma verso l’alto con nubi più scure, su cui sono apposti quattro cherubini con aureole dorate a piattello, molto semplici. Anche San Sebastiano possiede un nimbo simile a quello degli angioletti accanto a lui.
L’opera presenta numerose lacune risarcite tramite la tecnica del rigatino durante un recente restauro.
Giovanni Battista Cavalcaselle e Giovanni Morelli citarono il San Sebastiano di Vittore nel loro catalogo delle opere d’arte nelle Marche e nell’Umbria con le seguenti parole: “Nella collegiata vedesi una tavola su cui è rappresentato S. Sebastiano con molti divoti dai lati in atto di adorazione. In alto quattro cherubini. Fondo di paese. Opera che appartiene alla scuola del Crivelli. Valore 500 lire, diconsi cinquecento, essendo il quadro alquanto guasto. Fu incaricato il signor Giusdicente di apporre il R. sigillo ad ambe le tavole”.
Francesca Coltrinari ha recentemente sottolineato la vicinanza della rappresentazione dell’opera di Montegiorgio alla Madonna del Monte di Massa Fermana, “a cui è accomunata dalla ripresa dello schema della figura sacra che protegge i fedeli inginocchiati ai suoi piedi”.
La tavola è sorretta da una parchettatura addizionale a molle e, osservandola di lato, si nota come il legno sia ridotto a uno spessore minimo e non uniforme: questo elemento suggerisce che originariamente il dipinto costituiva il fronte di uno stendardo processionale. Sul retro doveva essere raffigurata un’altra scena, identificata come il Cristo in pietà sorretto dalla Madonna, da San Giovanni e da Santa Maria Maddalena.
Purtroppo non sappiamo dove sia conservata questa seconda opera, che è transitata più volte sul mercato: Firenze, collezione Brentano (1920); Londra, collezione Priestley; Londra, Christie’s, 26 novembre 1976; Londra, Christie’s, 5 luglio 1991. Ad oggi resta da ricercare nei meandri del mercato antiquario e delle collezioni private.