San Rocco e San Sebastiano — Grottammare
Al Museo Sistino di Grottammare sono conservate due tavole realizzate da Vittore Crivelli. Esse si presentano piuttosto lacunose, poiché furono rinvenute nel 1968 da Alberto Rossi durante i lavori di restauro della chiesa di San Giovanni, dove erano state riutilizzate come supporto per le tegole del tetto.
La prima tavola raffigura San Rocco, vestito da pellegrino con cappello a tesa larga: tiene in mano il bordone e con l’altra mostra la piaga sulla coscia. La seconda rappresenta San Sebastiano, legato a un tronco mentre subisce il martirio, trafitto da numerose frecce che colpiscono il suo corpo nudo.
Entrambe le opere presentano uno sfondo azzurro che richiama un cielo atmosferico, sereno e candido; alla base, in particolare nel pannello con San Sebastiano, si distinguono elementi di vegetazione.
I due pannelli furono sottoposti a restauro subito dopo il loro ritrovamento, per mano del restauratore Martino Oberto.
La provenienza originaria delle due tavole non è certa. Si è ipotizzato che i santi appartenessero al grandioso polittico di scuola veneta composto da 14 tavole, realizzato per la chiesa di Sant’Agostino di Grottammare, segnalato da Giambernardino Mascaretti nel 1841. Più recentemente, nel 2003, Stefano Papetti ha invece suggerito che si trattasse degli sportelli di una piccola edicola sacra.
Vittore Crivelli
san Rocco e san Sebastiano
Provenienza: Grottammare, chiesa di San Giovanni
Tempera su tavola, 128 x 40 cm
Grottammare, Musei Sistini del Piceno
San Rocco e San Sebastiano — Grottammare
Al Museo Sistino di Grottammare sono conservate due tavole realizzate da Vittore Crivelli. Esse si presentano piuttosto lacunose, poiché furono rinvenute nel 1968 da Alberto Rossi durante i lavori di restauro della chiesa di San Giovanni, dove erano state riutilizzate come supporto per le tegole del tetto.
La prima tavola raffigura San Rocco, vestito da pellegrino con cappello a tesa larga: tiene in mano il bordone e con l’altra mostra la piaga sulla coscia. La seconda rappresenta San Sebastiano, legato a un tronco mentre subisce il martirio, trafitto da numerose frecce che colpiscono il suo corpo nudo.
Entrambe le opere presentano uno sfondo azzurro che richiama un cielo atmosferico, sereno e candido; alla base, in particolare nel pannello con San Sebastiano, si distinguono elementi di vegetazione.
I due pannelli furono sottoposti a restauro subito dopo il loro ritrovamento, per mano del restauratore Martino Oberto.
La provenienza originaria delle due tavole non è certa. Si è ipotizzato che i santi appartenessero al grandioso polittico di scuola veneta composto da 14 tavole, realizzato per la chiesa di Sant’Agostino di Grottammare, segnalato da Giambernardino Mascaretti nel 1841. Più recentemente, nel 2003, Stefano Papetti ha invece suggerito che si trattasse degli sportelli di una piccola edicola sacra.